
L'ingrediente segreto per una vacanza perfetta
“Ma che ci hai messo in questa pasta e fagioli?”, chiede perplesso Ernesto alla moglie Adelina pochi secondi dopo aver messo il cucchiaio in bocca...
“Bella pe’ te, dottò”
“Scusi?”
“Ho detto… BELLA PE’ TE DOTTÒ”
“Ma che vuole farmi diventare sordo??? Che modi! E poi che significa? Io veramente non capisco! Ma dove sono capitato?”
“Seee, sccciaooo nì. Lassa perde. Dimme ‘npò dottò… Che stai a cercà ‘na machina?”
“Ma… sì… veramente… stavo dando un’occhiata. Ce l’avete la nuova coupé della Mercedes-Benz?”
“Qui va tutto a benz, se voi er gasolio devi annà de llà”
“Mi sta forse canzonando?”
“Te nsei romano ve’?”
“No. Sono di Bergamo Alta”
“Tuuuutto chiaro dottò. Te voi ‘na machina a benzina e pure alta. Allora te faccio vede sto Sùvve che è ‘nfenomeno”
“Ma quale suv e suv”
“Preferisci ‘na panda 4 pe’ 4? Ce n’ho una der 93 che è ‘na scheggia, damme retta! Mi’ cugggino c’ha fatto ‘n lavoretto ar motore che te fai dall’Olimpico a San Siro in 3 ore”
“Ma insomma, ce l’ha o non ce l’ha la nuova coupé della Mercedes?”
“Aò, dottò, così me stai a offenne! E te pare che nun c’ho ‘na Mercedezz qua?”
“Cerchi in lega?”
“No dottò, nun la buttamo in politica perché mi’ padre c’ha ancora ‘a tessera firmata da Berlinguere”
“Airbag?”
“Da fà invidia a Pamela Anderson”
“Interni in pelle?”
“Se vvòi ce li metto de leopardo, origginale dell’Africa. Ce pènza mì cugggino, quello sta ‘nfissa co’ la caccia grossa!”
“Navigatore?”
“Dritto pe’ dritto pe’ ‘a Colombo e sei arivato”
“Quanti cilindri?”
“Tutti quelli che vole, dottò. Dù cilindri, tre cilindri, venti cilindri, si nun glie basteno chiamo mì cugggino e glie famo un lavoretto ar bacio. E c’è pure la versione economy. Mì cugggino glie leva er motore e glie mette i pedali”
“Come gli mette i pedali?”
“E cccerto! Tanto ‘a machina è chiusa, nun se ne accorge nessuno che nun ce sta er motore. Dico bbene?”
Povero il nostro Edoardo di Bergamo Alta.
Però se lo sarebbe potuto immaginare appena ha varcato la soglia del plurimarche di “Pietro Quattrocatorci & Figli & Cugggini”!
File interminabili di utilitarie “usato garantito”, scooter, cinquantini a pedali, camion e pure qualche caravan anni Ottanta.
Tutto fermo lì, su un piazzale polveroso di periferia a cuocersi sotto al sole, con il prezzo scarabocchiato sul parabrezza.
Surreale? Nì.
Perché sebbene la storiella che hai appena letto sia una evidente caricatura, la sostanza non cambia: se devi comprare una Mercedes nuova dove preferiresti recarti per prendere informazioni?
Nel salone del Concessionario Ufficiale Mercedes - magari il più prestigioso, conosciuto e rinomato della città - oppure in un qualsiasi plurimarche di periferia “Pietro Quattrocatorci & Figli & Cugggini”?
- Devi ammettere che Pietro Quattrocatorci ha un suo rustico appeal -
Ecco perché se stai pensando di concederti una fuga romantica con la tua dolce metà o vuoi trascorrere un week-end in un paradiso per staccare la spina e fuggire dalla solita e frenetica routine o semplicemente perché hai voglia di concederti un regalo perché te lo meriti e hai bisogno di coccolarti un po’…
Ebbene, se questo è ciò che hai in mente, sai già che non puoi affidarti ad uno dei tanti portali di massa dedicati al turismo “tutto per tutti” che si rivolgono ad una clientela di livello medio/basso e cacciatori di sconti.
Non dico che nel bailamme di hotel da 0 a 5 stelle, b&b, case vacanze, agriturismi, residence, affittacamere e locande varie a prezzo stracciato, non ci siano anche strutture di pregio capaci di offrirti un soggiorno di qualità..
Il problema è che queste strutture si confondono nel mucchio.
Proprio come la prestigiosa Mercedes del povero Edoardo si confonde nel mare di Panda GPL, motorini d’antan e rottami vari riverniciati giallo ocra, che quel drittone del nostro Pietro Quattrocatorci cerca di rifilare ai suoi sfortunati clienti.
La Mercedes c’è: lucidissima, fiammante, spettacolare…
E bella com’è, dovrebbe spiccare subito a colpo d’occhio.
Eppure, passa inosservata.
“C’è ma non si vede”, come la nebbia a Milano di Totò!
- Noio volevan savuar l'indiriss, ia? -
Lo so che una persona di alto livello come te, esigente, raffinata e sempre attenta ai dettagli, non cadrebbe mai nella trappola di un Pietro Quattrocatorici qualunque.
Proprio per questo 20 anni fa abbiamo creato Residenze d’Epoca.
Abbiamo fondato la collezione delle dimore di pregio più belle d’Italia per permettere a persone come te, che non si accontentano delle cose ordinarie e banali e sanno apprezzare la bellezza e il fascino in tutte le sue sfaccettature, di ritagliarsi momenti indimenticabili ed esclusivi in luoghi memorabili.
Castelli, residenze d'epoca e antiche dimore che ogni anno selezioniamo con cura scegliendo tra quelle certificate ufficialmente da Residenze d'Epoca attraverso un rigido protocollo di certificazione che include fino a 150 Controlli di Qualità.
Se vuoi varcare la soglia di questi “piccoli gioielli” da protagonista, non devi far altro che ricordarti di pronunciare le 6 Parole Magiche: "Vi ho visto su Residenze d'Epoca". E’ un semplice gesto che ti qualificherà subito agli occhi dei proprietari delle nostre strutture e ti permetterà di godere dello stesso trattamento di riguardo riservato solo ai nostri migliori ospiti.
- Questi sono i Marchi che identificano le migliori dimore storiche d'Italia -
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Il "Protocollo di Certificazione Residenze d'Epoca" prevede fino a 150 Controlli di Qualità, 10 fasi di verifica e 3 mesi di valutazione. In virtù di questo rigore, finora solo il 0.6% delle dimore storiche candidate ha ottenuto il rilascio del Marchio Residenze d'Epoca e l'assegnazione di una Corona d'Oro, entrando di diritto nella collezione delle migliori dimore storiche d'Italia.