Villa Bernardini è un caleidoscopio di forme e colori, popolato da fertili distese di grano dorato e morbide colline cariche di ulivi e vigneti, che dolcemente aprono l’orizzonte alle cime dei monti che svettano in lontananza.
Qui, nella rigogliosa e verdeggiante Piana lucchese, l’occhio spazia incantato tra “culte pianure e delicati colli, chiare acque, ombrose ripe e prati molli”, per dirla con l’Ariosto.
Lo sguardo si perde quasi nell’infinito, sino ad inciampare repentinamente nella sublime visione d’una perla di rara bellezza: Villa Bernardini, che maestosamente s’erge all’ombra d’un lussureggiante poggio alberato.

Villa Bernardini, perla di rara bellezza che interrompe la visione dell'infinito ergendosi maestosa all’ombra d’un lussureggiante poggio alberato
Situata a pochissimi chilometri dal centro di Lucca, questa meravigliosa dimora seicentesca fu edificata per volere di Bernardino Bernardini, uno dei più noti uomini politici del tempo.
La Villa, che è l’unica tra le ville visitabili di Lucca a non essere mai stata ceduta in proprietà ad altre famiglie, venne ultimata nel 1615, come attestato dall’iscrizione sul fregio di pietra che orna l’architrave del portale di accesso.
Le sue caratteristiche architettoniche fanno pensare che il progettista (il cui nome è ormai perso nel tempo) appartenesse alla scuola di Vincenzo Civitali.
L’edificio si sviluppa su due piani e consta di una struttura a blocco cubico, tipica dell’architettura tardo-rinascimentale, con portico a piano terra e raggruppamento delle tre finestre centrali.
Ma l’elemento più prezioso che rende questa Villa unica ed esclusiva è racchiuso al suo interno, dove sono gelosamente custodite le testimonianze del suo fulgido passato.
Varcandone la soglia si viene immediatamente assaliti dall’emozione di respirare in ogni angolo un palpabile e suggestivo fascino antico.
Una caratteristica unica, che rende questa straordinaria residenza d’epoca la cornice ideale per trasformare ogni evento in un sogno ad occhi aperti da incastonare per sempre nello scrigno della memoria e del cuore.

Le atmosfere lussuose e autentiche di Villa Bernardini trasformano ogni evento in un sogno ad occhi aperti da incastonare per sempre nello scrigno della memoria e del cuore
I numerosi cimeli e opere d’arte conservate tra le sue mura, frutto dell’amore e della dedizione della famiglia Bernardini che ancor oggi risiede in Villa, fanno giustamente parlare di “Museo Villa Bernardini”.
Il salone d’ingresso è ornato da stucchi e dagli stemmi delle famiglie Bernardini e Parenzi, a sottolineare l’unione che avvenne tra le due famiglie con il matrimonio del 1742 tra Francesco Bernardini e Marianna Parenzi.
Fu proprio in occasione di questo evento che venne realizzato il magnifico Teatro di Verzura situato sul retro della Villa, del quale si conserva ancora il modellino ligneo raffigurante il progetto iniziale.
Alle pareti del sontuoso salone passante è possibile ammirare le imponenti tele in cornici di stucco che raffigurano quattro delle dodici fatiche d’Ercole.
Mentre nel monumentale salone da ballo posto al primo piano troneggiano altere le scene di battaglie raffigurate nei dipinti del Borgognone.
E poi gli arredi, le argenterie, le cristallerie originali, le sete, le armi d’epoca, le porcellane... Sino ad arrivare alle numerose e pregiatissime suppellettili, tra cui un rarissimo orologio da notte illuminato da un lumicino interno ed il martelletto usato da Pio IX, che fu ospite della Villa, per aprire la Porta santa nell’anno giubilare.
Ogni angolo di questa dimora di pregio ha la sua impronta e trasuda storia.
Come la camera da letto in stile impero appartenuta alla prima damigella di corte della sorella di Napoleone Bonaparte, un esempio pressoché unico di stanza interamente arredata con questo stile.

Tutto a Villa Bernardini è esattamente com’era in quel tempo glorioso, durante il quale l’eleganza e il lusso erano la regola
Una peculiarità di raro valore, che dona a chi vi entra la sensazione nitida e forte di fare un vero e proprio salto nella Storia, e che ha contribuito in maniera determinante al rilascio della prestigiosa Corona d'Oro da parte della Commissione di Certificazione di Residenze d'Epoca.
Alla sfavillante ricchezza degli interni traboccanti di fascino e di storia, fa eco la spettacolare bellezza degli spazi esterni della Villa, pregni di eleganza, di stile, ricercatezza e mirabile armonia. Otto ettari di parco suddivisi in quattro aree policrome e sfaccettate, che insieme riuniscono oltre 350 diverse specie arboree.
Oltrepassato il cancello d’ingresso, un curatissimo Giardino all’inglese accoglie gli ospiti con la sua caratteristica pianta a forma di cuore, grazie alla quale è denominato Giardino romantico.
Due vialetti in ghiaia conducono al portico, abbracciati da grandi siepi di Lauro Cerasus a parallelepipedo sulle quali troneggiano due splendidi e maestosi esemplari di Sequoia sempervirens.
Fiancheggiando il lato destro della Villa si accede ad un ampio giardino, che originariamente era nascosto alla vista da una recinzione in muratura molto alta.
In quei tempi lontani questo incantevole Giardino segreto era un luogo dedicato al riposo e alle chiacchiere tra le signore di casa.
Avvolto dalla quiete e da un ridondante silenzio, intervallato solo dal melodioso cinguettio degli uccellini che armonizzano la sinfonia dei variopinti colori dei fiori, ancor oggi vi si respira la stessa magica atmosfera pregna di tranquillità, pace e abbandono.
L’angolo nord-ovest del Giardino segreto dà accesso alla Limonaia, ricovero invernale per le conche dei limoni che nella stagione più calda ornano il perimetro dell’intera Villa.
Un angolo particolarmente suggestivo della Villa, che rappresenta la scenografia ideale per un dopocena danzante grazie all’impianto audio e luci che la struttura mette a disposizione dei suoi ospiti.
Internamente questo delizioso e caratteristico spazio è adornato da piante secolari di Ficus Repens che ricoprono tutta la parete nord.
Mentre sulla parete opposta all’ingresso svetta una pregevole vasca in stile impero di marmo di Carrara, che anticamente veniva utilizzata per attingere l’acqua necessaria a irrigare i limoni.
Per ultimo, ma non da ultimo, c’è lui: il Teatro di Verzura.
Un palcoscenico a cielo aperto, fiore all’occhiello della residenza, che rappresenta un vero e proprio gioiello nel gioiello ed è lo scenario perfetto per eventi esclusivi, memorabili e di alto profilo.

Il Teatro di Verzura di Villa Bernardini è un palcoscenico a cielo aperto. Un vero e proprio gioiello nel gioiello, scenario perfetto per eventi esclusivi, memorabili e di alto profilo
Il Teatro, nato su desiderio di Marianna Parenzi per l’intrattenimento musicale e teatrale dei suoi ospiti, venne realizzato sbancando il terreno per creare un vero e proprio anfiteatro terrazzato, ancor oggi utilizzato per ospitare concerti e pièce teatrali.
La cavea di profilo mistilineo può ospitare fino a 600 posti a sedere, da cui si può godere di un’acustica eccellente essendo posta alla base di una collina.
Lo sviluppo su più piani consente un percorso suggestivo con aree di sosta, stanze verdi e divertenti percorsi labirintici che permettono agli ospiti di spaziare con la fantasia.

Da qualunque parte la si guardi, Villa Bernardini lascia a bocca aperta e fa vibrare le corde dell'anima di chi ha il palato del vero intenditore
L’eleganza, l’unicità e la poliedrica atmosfera dei suoi ambienti esclusivi la rendono una location impareggiabile, capace di incorniciare una storia nella Storia, sotto la supervisione di uno staff altamente qualificato che contribuirà a rendere memorabile ogni iniziativa.
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