Un suono che riemerge sulle onde del tempo. E’ La Voce del Fiume, una romantica e suggestiva dimora storica adagiata ai piedi del Castello Caracciolo di Brienza, nel cuore della lucana Val d’Agri.
Leggenda narra che tra le segrete stanze dell’antico maniero si celi il prezioso tesoro della Dama Bianca vissuta al Castello intorno alla metà del 1300. Amante del lusso e dello sfarzo, Bianca era una donna bellissima e anche un po’ libertina.
Pare che la nobildonna possedesse uno sterminato tesoro fatto di ori, monili, pietre preziose e gioielli di cui era innamorata al punto da presentarsi alle sfarzose feste tenute al Castello vestita di soli gioielli.

Una suggestiva dimora storica legata alla leggenda della Dama Bianca e del suo immenso tesoro fatto di ori, monili, pietre preziose e gioielli
La leggenda narra che si facesse il bagno in una tinozza ricolma di monete d’oro. Nessuno però sapeva dove nascondesse il suo tesoro. Le voci si rincorrevano sino alla 366esima, una stanza segreta ed inaccessibile di cui solo Bianca e la sua fedele ancella conoscevano il modo per accedervi.
Ma il destino non le fu roseo perché un giorno, mentre era in viaggio verso Amantea, venne rapita dai pirati e portata ad Algeri per essere venduta come schiava. Un ricco pascià però si innamorò di lei e la trattenne con sé e da quel momento di Bianca si persero le tracce.
Soprattutto si persero le tracce del suo tesoro che, si narra, dovrebbe trovarsi in un posto segreto sotterraneo di una stanza del castello. Forse una botola o una via di fuga, viste le sue numerose scappatelle dal maniero per incontrare i suoi amanti. Botola che si troverebbe proprio lungo un cunicolo che porta dritto alla stanza Rubino de La Voce del Fiume e che è stato rinvenuto durante i lavori di restauro della dimora.
E’ dunque in questa maliarda e misteriosa atmosfera che si staglia questa spettacolare residenza d’epoca.

La Voce del Fiume è un luogo magico, ove tutto sa di buono e antico, e dove ogni dettaglio racconta la cultura e le tradizioni di una terra autentica e generosa
La dimora è immersa nella natura, in un profluvio di orchidee selvatiche e di percorsi spettacolari ricchi di flora e fauna selvatica rara, come la cicogna nera che nidifica solo nei pressi del delizioso borgo.
A far da sottofondo la dolce melodia del lento trotterellare del fiume che scorre a valle, da cui il nome La Voce del Fiume. E tutt’intorno le montagne, che cingono l’intera struttura in un caldo e maestoso abbraccio.

La dimora storica nasce dal sogno di Rocchina Adobbato, una giovane imprenditrice innamorata di questo borgo (uno dei più belli e suggestivi dell’intera Basilicata) che ha deciso di aprire le porte della sua casa agli ospiti
Ospiti che non sono mai clienti e che Rocchina accoglie con quel calore vibrante e autentico che è proprio di questa terra capace, carica di bellezza pura e dolcemente selvaggia.
La dimora è stata ristrutturata seguendo i canoni della Sovrintendenza, e dunque nella maniera più originale possibile. Arricchita, però, da preziosi elementi ecosostenibili come pannelli solari, impianti fotovoltaici e lampade a led.

Le camere rimandano ai gioielli della Dama Bianca e ognuna reca il nome d’una pietra preziosa: soggiornarvi rappresenta un’esperienza memorabile ed unica
Del resto non capita tutti i giorni di dormire nella roccia, tra pareti di pietra viva che trasudano storia e oggetti ultra centenari che armoniosamente si mescolano con i più moderni comfort.
Tutte poi profumano di legno, lo spirito materico dell’ospitalità e della calda accoglienza lucana. Alcune si ispirano alle vere e proprie baite di montagna, altre hanno uno stile più romantico. In alcune c’è un camino, in altre un soppalco in legno.
Tutt’intorno una natura spettacolare, che impreziosisce ancor di più l’esclusività di questa dimora di pregio che però è veramente soprattutto casa: la casa di chi sceglie di riprendersi il proprio tempo per ritornare a respirare e ad ascoltare, tra gli ambienti di pietra e il suono del fiume a pochi passi, una dimensione antica sospesa nel tempo e nello spazio.

A La Voce del Fiume tutto sa di buono, ed ha il sapore dell’autenticità e della tradizione
Un luogo dove il soggiorno è arricchito da esperienze polisensoriali. Molte le attività messe a disposizione degli ospiti: a cominciare dai laboratori artigianali come quelli della pasta fatta a mano, dei dolci tipici lucani, delle confetture e della marmellate.
E ancora le arrampicate, le passeggiate a cavallo, il noleggio di bici elettriche ma anche eventi culturali, presentazioni di libri, spettacoli teatrali e di musica. Il tutto organizzato dallo staff, che organizza itinerari e visite guidate, si occupa di prenotazioni e ticket e prenota i migliori ristoranti del posto per fare apprezzare e conoscere solo il meglio della gastronomia e delle tradizioni locali. Il risultato è che a La Voce del Fiume l’ospite non sarà mai solo, accompagnato com’è dall’arrivo alla partenza proprio come si fa con una persona di famiglia.

Soggiornare a La Voce del Fiume non è solo scoperta del territorio e delle sue peculiarità, ma anche riscoperta di sé stessi attraverso un percorso su misura costruito intorno alla persona
Nel centro olistico, per esempio, vengono effettuati rituali di dimagrimento localizzato, colazioni personalizzate in base alle esigenze individuali, rituali rigeneranti piedi con riflessologia plantare e digitopressione.
E ancora rituali benessere con tecniche medioevali, come le antiche coppettazioni lungo la colonna, brividi di medicina naturale e cure personalizzate con le erbe officinali del Parco Appennino Lucano.
Fitoterapia, medicina naturale, omeopatia, floriterapia e psicologia emozionale, ioniterapia e idrozono terapia, sono il volano della salute e i principi alla base della filosofia del benessere targata La Voce del Fiume. Alcuni trattamenti si effettuano proprio nella suggestiva e antica grotta naturale della dimora (la grotta di Bianca), mentre altri vengono realizzati all’aperto sulle meravigliose terrazze con vista mozzafiato o nel giardino dove una tinozza all’ozono consente un idromassaggio, a contatto diretto con la natura.

Fiore all’occhiello della residenza d’epoca sono i prodotti agricoli, tutti a km Zero di propria produzione o acquistati da agricoltori locali
A cominciare dalla prima colazione, che in ogni sua declinazione racconta il territorio. Dal dolce al salato ogni piatto è, infatti, un pezzo di storia e di tradizione che viene narrato ed ogni ricetta è uno scrigno di sapori che viene tramandato.
Tutto, a La Voce del Fiume, ha il gusto della genuinità e il ricordo dell’infanzia.
Dettaglio non trascurabile, questa è l’unica struttura ricettiva della zona, ideale dunque per visitare tutte le bellezze e i tesori nascosti di una terra unica e di rara bellezza.
Irresistibili gli ambienti, tutti originali, impreziositi da travi in legno, forni antichi e pavimentazioni del tempo. Altra chicca è poi il suggestivo torchio antico per le olive.

Non v’è angolo, a La Voce del Fiume, che non conquisti l’anima e il cuore
Non vi sono fregi o affreschi, né nobili origini in questo posto che è assolutamente unico nel suo genere. Però c’è tutta l’autenticità di un luogo che ha assunto il ruolo di custode di storia e tradizioni che trapelano in ogni dettaglio.
E questa è senza dubbio l’eredità più importante e preziosa che un viaggiatore possa desiderare d’incontrare.